Ogni autodemolitore autorizzato, deve provvedere per legge alla separazione dei materiali provenienti dai veicoli da rottamare, per avviarli al riciclo o ai trattamenti idonei previsti per le categorie dei rifiuti speciali e pericolosi.
Smaltimento Batterie
Lo smaltimento delle batterie della auto è un’operazione molto importante. Le batterie delle auto aumentano di anno in anno e a queste si stanno iniziando ad aggiungere le batterie di nuova generazione, quelle delle auto elettriche che nei prossimi anni si diffonderanno sempre di più.
Le batterie delle auto sono classificate come rifiuti speciali pericolosi. Al loro interno vi sono sostanze altamente inquinanti, sia per il terreno che per le acque, nonché per l’atmosfera.
È quindi essenziale procedere ad un corretto smaltimento di questa tipologia di rifiuto in centri autorizzati al trattamento dei rifiuti speciali.
Nell’ambito della rottamazione dei veicoli, le batterie vengono separate dal resto della vettura all’inizio del processo e poi vengono avviate al processo di smaltimento nei centri specializzati.
Le batterie presenti all’interno di un veicolo vengono impiegate per l’avviamento, l’illuminazione e l’accensione dello stesso, ma una volta giunte a fine vita diventano un rifiuto molto pericoloso per l’ambiente, a causa della presenza di metalli pesanti al loro interno, come piombo, cromo, cadmio, rame, zinco e mercurio.
Per evitare che vengano disperse nell’ambiente, esse devono essere opportunamente raccolte, trattate e riciclate.
I centri di autodemolizoni tengono molto in considerazione la pericolosità ambientale delle batterie ed è per questo che sono uno degli scarti della rottamazione auto che vengono più attenzionati nel maneggiarle e avviarle al processo di smaltimento.
Riciclo Vetro
Il trasporto in un centro di autodemolizioni di un veicolo è solo all’apparenza la fine del suo ciclo di vita. In realtà continua ad essere una risorsa a disposizione delle industrie, grazie alla grandissima quantità di materiali che possono essere recuperati.
Questi materiali infatti vengono avviati al cosiddetto riciclo, nel rispetto della direttiva europea n. 2000/53/CE, che prevede, sin dal 1 gennaio 2015, il recupero del 95% del peso del veicolo.
Ogni anno in Italia vengono demolite quasi 800000 veicoli e questi numeri tendono ad andare in salita visto che c’è stato un drastico aumento dei passaggi di proprietà per automobili di età superiore agli 8 anni.
Più dell’80% di ogni automobile è costituito da materiali riciclabili e reimpiegabili. Tra i materiali recuperati nelle vetture rottamate c’è il vetro.
Come è ovvio, il vetro è presente sotto forma di parabrezza, lunotto posteriore e finestrini anteriori e posteriori.
Se adeguatamente rimosso e (contemporaneamente) rimosso in maniera corretta, una volta lasciato il centro di autodemolizioni, viene inviato a centri specializzati nello smaltimento o meglio, nel suo riciclo.
Riciclare significa estrarre meno materie prime dal pianeta e creare meno rifiuti.
Con il vetro riciclato si ottiene nuovo vetro con cui produrre oggetti di arredo, carta abrasiva, erba sintetica e altro.
Mescolato ad altri materiali invece se ne ricavano sanitari e piastrelle per pareti e pavimenti, fino addirittura a produrre mattoni o isolanti.
Riciclo Plastica
Il trasporto in un centro di autodemolizioni di un veicolo è solo all’apparenza la fine del suo ciclo di vita. In realtà continua ad essere una risorsa a disposizione delle industrie, grazie alla grandissima quantità di materiali che possono essere recuperati.
Questi materiali infatti vengono avviati al cosiddetto riciclo, nel rispetto della direttiva europea n. 2000/53/CE, che prevede, sin dal 1 gennaio 2015, il recupero del 95% del peso del veicolo.
Ogni anno in Italia vengono demolite quasi 800000 veicoli e questi numeri tendono ad andare in salita visto che c’è stato un drastico aumento dei passaggi di proprietà per automobili di età superiore agli 8 anni.
Uno dei materiali più utilizzato nel riciclo delle componenti auto che avviene nei centri di autodemolizione, è la plastica.
La plastica si trova praticamente dappertutto: cruscotto, pannelli degli sportelli, attorno ai montanti, paraurti, eccetera. Ogni tipologia di plastica va però recuperata in maniera diversa. Alcune di queste devono essere prima frantumate per poi essere avviate al riciclo e dar vita a nuovi oggetti.
Nel processo di autodemolizione, il cosiddetto car fluff, tutti i materiali non metallici vengono avviati al recupero con riciclo. Con il car fluff si può produrre anche energia.
Riciclo dei Metalli
Il trasporto in un centro di autodemolizioni di un veicolo è solo all’apparenza la fine del suo ciclo di vita. In realtà continua ad essere una risorsa a disposizione delle industrie, grazie alla grandissima quantità di materiali che possono essere recuperati.
Questi materiali infatti vengono avviati al cosiddetto riciclo, nel rispetto della direttiva europea n. 2000/53/CE, che prevede, sin dal 1 gennaio 2015, il recupero del 95% del peso del veicolo.
In questa percentuale ovviamente, la parte più pesante è quella dei metalli che compongono i veicoli. Ma se la scocca di solito viene ridotta in cubi, tutto il resto può essere recuperato e riutilizzato come ricambio (in linea con la normativa che regola la vendita di ricambi usati).
Alcuni metalli, come quelli contenuti nelle batterie (piombo, zinco, rame, cadmio, crome e mercurio) sono particolarmente tossici e pericolosi per l’ambiente. Questi seguono la via dello smaltimento in centri autorizzati specializzate nel loro trattamento.
I metalli classici invece, come l’acciaio e l’alluminio, possono essere recuperati e riciclati addirittura all’infinito.
Molti dei metalli recuperati nei centri di autodemolizione dei veicoli, vengono utilizzati per la produzione di oggetti tecnologici.
Alla fine dei conti, la rottamazione delle auto è un anello molto importante nella catena del riciclo e per la salvaguardia dell’ambiente, perché consente di non disperdere i rifiuti nell’ambiente e di salvaguardare la sostenibilità dell’ecosistema, in quanto procedendo al riciclo, si chiedono meno risorse al pianeta.
Smaltimento Pneumatici
Il trasporto in un centro di autodemolizioni di un veicolo è solo all’apparenza la fine del suo ciclo di vita. In realtà continua ad essere una risorsa a disposizione delle industrie, grazie alla grandissima quantità di materiali che possono essere recuperati.
Questi materiali infatti vengono avviati al cosiddetto riciclo, nel rispetto della direttiva europea n. 2000/53/CE, che prevede, sin dal 1 gennaio 2015, il recupero del 95% del peso del veicolo.
Ogni anno in Italia vengono demolite quasi 800000 veicoli e questi numeri tendono ad andare in salita visto che c’è stato un drastico aumento dei passaggi di proprietà per automobili di età superiore agli 8 anni.
Più dell’80% di ogni automobile è costituito da materiali riciclabili e reimpiegabili per altri usi e destinazioni.
Gli pneumatici fanno parte dei materiali che devono essere smaltiti in maniera corretta per evitare di provocare un grave danno ambientale.
Ovviamente, se sono in buone condizioni, come ad esempio le ruote di scorta mai utilizzate, possono essere montate su una vettura marciante ma siccome sono soggette ad indurimento, con conseguente perdita del grip su strada, sconsigliamo fortemente questa tipologia di impiego.
La loro applicazione ideale invece è quella di dare vita al cosiddetto “granulato di gomma e polverino”, una sorta di carburante, meglio definita come “componente energetico”, da destinare ai settori industriali. Ma è anche idoneo per produrre materiali per il settore stradale o antitrauma.
Gli pneumatici sono un bel problema da contenere. Solo in Italia si stima che ogni anno vengano dismessi dai veicoli la bellezza di 380000 tonnellate di pneumatici e tutti devono essere recuperati e avviati al ciclo di recupero.
Un centro di autodemolizioni attento a questo problema, destinerà sicuramente gli pneumatici dei veicoli avviati alla rottamazione alla catena di riciclo e smaltimento.