Il processo di demolizione di un’automobile giunta alla fine del suo ciclo vitale inizia generalmente con il ritiro del veicolo. Questo può avvenire in diversi modi: il proprietario può decidere di consegnare personalmente l’auto presso un centro di demolizione autorizzato (spesso chiamato anche “autodemolizione” o “sfasciacarrozze”), oppure può richiedere il servizio di ritiro a domicilio, soprattutto se il veicolo non è più in grado di circolare, come nel caso del nostro servizio di rottamazione auto gratis a Roma e in tutto il Lazio, con ritiro gratuito tramite nostro carroattrezzi.
In alcuni casi, se l’auto è coperta da assicurazione con clausola di rottamazione a seguito di sinistro, potrebbe essere la compagnia assicurativa a organizzare il trasporto.
La verifica della documentazione
Una volta giunto al centro di demolizione, il veicolo viene sottoposto a una serie di procedure ben precise. Innanzitutto, viene effettuata una verifica della documentazione per accertare la proprietà del veicolo e la sua idoneità alla demolizione. Il proprietario (o la persona delegata) dovrà consegnare il certificato di proprietà (o il foglio complementare), la carta di circolazione e le targhe. In caso di smarrimento di uno di questi documenti, sarà necessario presentare la relativa denuncia alle autorità competenti.
La messa in sicurezza
Il passo successivo, di fondamentale importanza per la tutela dell’ambiente, è la depollution (o messa in sicurezza). Questa fase consiste nella rimozione di tutte le sostanze pericolose e inquinanti presenti nel veicolo. Vengono aspirati e stoccati in appositi contenitori i liquidi come l’olio motore, l’olio dei freni, il liquido di raffreddamento, il liquido lavavetri e il carburante residuo. Vengono inoltre rimossi la batteria, i filtri (olio, aria, carburante), i gas del sistema di climatizzazione (come il freon) e, se presenti, gli airbag e i pretensionatori delle cinture di sicurezza, che contengono sostanze esplosive e devono essere disattivati e smaltiti correttamente. Anche i pneumatici vengono solitamente rimossi per essere avviati a processi di riciclaggio specifici.
Lo Smontaggio
Dopo la depollution, si procede con la fase di smontaggio (o dismantling). In questa fase, i meccanici specializzati recuperano tutte le parti ancora in buono stato e che possono essere riutilizzate come ricambi usati. Vengono smontati componenti come il motore, il cambio, la carrozzeria (portiere, cofani, paraurti), i fanali, i sedili, i cristalli, le centraline elettroniche e molti altri elementi. Questi pezzi vengono poi catalogati, stoccati e resi disponibili per la vendita come ricambi di seconda mano, contribuendo al riuso e al risparmio di risorse.
La scocca del veicolo, ormai privata delle componenti riutilizzabili e delle sostanze pericolose, viene quindi avviata alla fase di frantumazione (o crushing) e successiva triturazione (o shredding). Attraverso l’utilizzo di macchinari specifici, la carrozzeria metallica viene compattata e poi ridotta in frammenti più piccoli.
Il materiale metallico ottenuto dalla triturazione viene quindi sottoposto a processi di separazione e selezione per distinguere le diverse tipologie di metalli (ferro, alluminio, rame, ecc.). Questi metalli vengono poi inviati alle fonderie per essere riciclati e riutilizzati come materia prima per la produzione di nuovi oggetti, inclusi potenzialmente nuovi componenti per automobili.
Per quanto riguarda le altre parti non metalliche, come plastiche, gomma e vetro, vengono anch’esse separate e, se possibile, avviate a specifici processi di riciclaggio. Le plastiche, ad esempio, possono essere fuse e trasformate in nuovi manufatti, mentre il vetro può essere rifuso per creare nuove bottiglie o altri oggetti in vetro. La gomma dei pneumatici, come accennato, segue un percorso di riciclaggio dedicato.
Infine, la piccola parte di materiali non riciclabili che residua dal processo di demolizione viene smaltita in discarica autorizzata, nel rispetto delle normative ambientali vigenti.
Le pratiche amministrative
Parallelamente a queste operazioni fisiche, il centro di demolizione autorizzato è responsabile anche delle pratiche amministrative necessarie per la radiazione definitiva del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Entro 30 giorni dalla consegna del veicolo, il demolitore deve comunicare al PRA l’avvenuta demolizione, presentando la documentazione richiesta e ottenendo il Certificato di Rottamazione. Questo documento attesta la presa in carico del veicolo per la demolizione e solleva il proprietario da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa legata al veicolo stesso, incluso l’obbligo del pagamento del bollo auto.
In sintesi, il processo di demolizione di un’auto rottamata è un’operazione complessa che mira non solo a eliminare un veicolo non più utilizzabile, ma anche a recuperare e riciclare la maggior parte dei suoi componenti e materiali, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo un’economia circolare.
Immagine di cortesia: Photo by Stockcake